Che cos’è il Coronavirus?

Il corona virus deve il suo nome all’aspetto che presenta, poiché è molto simile ad una corona o un alone. È un tipo di virus presente sia nell’uomo che animali. In realtà, i coronavirus sono una famiglia di virus descritta per la prima volta tempo negli anni ’60, ma la cui origine è ancora sconosciuta. Sei diversi tipi causano malattie diverse, da un raffreddore a una sindrome grave respiratorio (una grave forma di polmonite).

La famiglia Coronaviridae appartiene all’Ordine dei Nidovirali, all’interno del Gruppo IV (Virus a RNA positivo a singolo filamento). Questi virus hanno grandi genomi di RNA e a causa della loro struttura e forma di replicazione, hanno un alto tasso di mutazione e ricombinazione con conseguente rapida evoluzione del virus e formazione di nuovi ceppi. Questo è il caso del virus Wuhan, (il nome tecnico del ceppo è 2019-nCoV), la cui origine non è ancora nota.

Negli ultimi anni, tre grandi focolai epidemici causati da coronavirus: SARS-CoV (sindrome respiratoria acuta e grave), MERS-CoV (Sindrome respiratoria del Medio Oriente) e l’attuale 2019nCoV. Anche se i casi di polmonite di Wuhan superano già quella dell’epidemia di SARS, tuttavia, il tasso la mortalità è bassa.

L’Ozono come disinfettante

L’ozono (O3) è uno degli ossidanti più potenti, quindi, è in grado di eliminare virus e tantissimi altri microrganismi contaminanti sia dall’aria che dall’acqua, inoltre, è molto efficace anche nella neutralizzazione degli odori sgradevoli. In pratica, si può dire che l’ozono non ha limiti sul numero e sulle specie di microrganismi che può eliminare, in quanto, agisce su questi a vari livelli provocando, con la sua azione diretta, l’ossidazione diretta della parete cellulare. L’ossidazione porta alla rottura della parete cellulare, causando, di fatto, la fuoriuscita dei componenti cellulari. Un effetto simile è provocato dalla disintegrazione dell’ozono nell’acqua con la conseguente produzione di radicali idrossilici.

I danni causati ai microrganismi vanno oltre all’ossidazione delle loro pareti, infatti, l’ozono provoca anche danni ai componenti degli acidi nucleici (DNA e RNA), con conseguente rottura dei legami carbonio-azoto, che si traduce in depolimerizzazione; questo diventa particolarmente interessante nel caso della disattivazione di qualsiasi tipo di virus. Alla luce di questo, emerge che i microrganismi, mentre affrontano altri composti, non sono in grado di sviluppare immunità all’ozono. L’ozono è quindi efficace nell’eliminazione di batteri, virus, protozoi, Nematodi, funghi, aggregati cellulari, spore e cisti. D’altra parte, agisce a una concentrazione inferiore e con meno tempo di contatto rispetto ad altri disinfettanti. Non a caso, l’OMS ritiene l’ozono il disinfettante più efficiente verso tutti i tipi di microorganismi.

L’OMS, ha specificato che concentrazioni di ozono di 0,1-0,2 mg/L.min,, si consegue l’inattivazione del 99% di rotavirus e poliovirus e altri agenti patogeni appartenenti a stesso gruppo IV dei coronavirus1.

1 http://www.who.int/water_sanitation_health/dwq/S04.pdf

L’ozono consente di eliminare virus, funghi e batteri, compresi i ceppi resistenti agli antibiotici e, in più, è in grado di eliminare anche le spore. L’ozono è senza dubbio utile per eliminare, tra molti altri, anche il virus di Ebola nell’aria. È dimostrato che l’ozono è almeno dieci volte più potente quel cloro come disinfettante. Come abbiamo già sottolineato, e secondo l’OMS, l’ozono è il disinfettante più efficace per tutti i tipi di microrganismi. L’uso di ozono, pertanto, è utile per la disinfezione dell’aria, dell’acqua e delle superfici ed è decisamente consigliabile rispetto all’uso di altri disinfettanti sia per la sua efficacia, sia per la sua rapida decomposizione che non lascia residui pericolosi.