L’Ing. Giuseppe Vinci, CEO & Founder di TWT ci ha illustrato, durante il Supernova Exhibition Event, il funzionamento del dispositivo da lui progettato. Si tratta di un innovativo sistema autonomo di alimentazione, ideale per abitazioni o piccole aziende che necessitano di una potenza max di 5 kw continui – circa 10Kw di picco – su rete di 220 volt/50 hz e collegabili a molteplici fonti di energia.
Oggi siamo qui insieme all’ inventore, al creatore di Supernova, l’ingegner Giuseppe Vinci.
Ci può spiegare cos’è e come funziona Supernova?
Supernova è un generatore di energia elettrica che sfrutta il fotovoltaico per la ricarica di batterie. Il suo segreto sono i super condensatori che ne aumentano il rendimento.
È come avere una batteria dentro una batteria.
Tutta l’energia fornita dalle batterie viene trasferita quasi completamente sul carico di casa dell’utilizzatore.
Quali tipi di fonti energetiche si possono collegare a Supernova?
Supernova è stata studiata per funzionare con diversi canali di ingresso, quindi non soltanto con il fotovoltaico, ma è già predisposta per anche eventuali fonti diverse come l’eolico o il fuel cell.
E come ci riesce?
Su questo poi c’è un discorso particolare. Supernova ha già una presa di uscita per pilotare delle celle elettrolitiche in grado di produrre idrogeno. Queste a loro volta, nel momento in cui non c’è fornitura di energia elettrica domestica – solare o eolica – evitano che le batterie di scarichino.
Si tratta quindi di una macchina completa che va collegata all’impianto domestico.
E si collega a una normale presa d’ingresso?
Esattamente, in questo momento questa Supernova è collegata al vostro contatore e dall’altra parte l’utilizzatore che lavora il vostro differenziale di casa.
Il dispositivo, completamente in automatico, sceglie le fonti di approvvigionamento per la ricarica delle batterie, dei supercondensatori e per alimentare il generatore all’interno.
Specifico che questo generatore produce una sinusoide perfetta come fosse una rete elettrica.
Ha anche una presa di rete che può servire in futuro per fare in modo che il convertitore possa funzionare anche di scambio.
Infatti nel caso in cui un domani ci sia una rete fatta per lo scambio energetico, Supernova è già predisposto ad effettuare questo scambio grazie al suo microprocessore aperto.

Qual è il rendimento stimato per Supernova?
Ha un rendimento di oltre il 95%. Questo perché Supernova è stato progettato sulla base delle stesse tecnologie che oggi vengono impiegate nel settore dell’automotive per l’alimentazione delle auto elettriche.
E’ un convertitore di ultima generazione che funziona sia a bassa frequenza per la rete elettrica, quindi per fornire 50 hertz, sia ad alta frequenza per fare una ricarica veloce della macchina – dando fino a 6 kW.
Sul display è possibile leggere i dati in tempo reale, giusto?
Esatto. I 6 kW di picco che si leggono sullo schermo corrispondono a quelli ad alta frequenza, quelli che occorrono quindi per la ricarica della macchina elettrica. Anche sulla rete domestica supera i 3 kW senza nessun problema, e la produzione è leggibile a schermo.
E come fa l’utente a tenere sotto controllo i consumi?
Supernova è poi dotato a schermo di un tool che calcola il consumo in chilowattora mensile e annuale.
Tutte le funzioni di Supernova sono consultabili tramite app su smartphone. Quindi sul proprio telefono è possibile vedere in qualsiasi momento lo stato della carica, sia di condensatori che di batterie, e funzionamento degli inverter.

A cosa servono i supercondensatori?
Servono anche per poter fare in modo di non avere una batteria di pannelli fotovoltaici smisurata. Consideri che adesso gli impianti fotovoltaici funzionano praticamente in base all’utilizzo: se c’è bisogno di 5 kW a casa, hai più di 5 kW di fotovoltaico che vengono convertiti e poi accumulati. In casi come questi i pannelli fotovoltaici sono il 30% di quello che eroga.
Supernova quindi funziona con due pannelli da 400w, che è una quantità di energia già sufficiente per fare la ricarica delle batterie e dei condensatori.
Quindi ricapitolando il funzionamento: io installo Supernova tra il mio quadro elettrico e il mio contatore. Supernova, finché c’è l’energia del fotovoltaico, non preleva niente dalla rete elettrica.
Esatto. Supernova confronta il livello di energia disponibile di tutti i canali che ha attivi.
La fonte è che in quel momento gli dà più energia, Supernova la misura e la attiva.
Cosa succede se non arriva energia dalle fonti a cui è collegato?
Se ad esempio durante la notte, in assenza di energia proveniente da fonti rinnovabili, le batterie si scaricano, Supernova apre alla rete elettrica e si ricarica.
Quanto tempo occorre per una ricarica completa?
Per il ciclo di ricarica completa occorrono tre ore, con il consumo di 800w circa.
Tengo a precisare che in questo modo le batterie non vengono mai scaricate completamente e sono sotto controllo costante.
Questo è molto importante perché, trattandosi di batterie al litio e cobalto, hanno un determinato ciclo di vita.
Lasciandole sempre cariche al 50%, Supernova garantisce 8000 cicli di ricarica completa.
Quindi ipotizzando di fare una ricarica completa ogni notte, le mie batterie hanno comunque una vita di oltre venti anni. Dovrò ricordarmi a novant’anni di cambiarle!
Bene, Ing. Vinci, noi di Avangard la ringraziamo per questa chiacchierata e soprattutto per il suo impegno nel progetto e speriamo di poter insieme portare ulteriori innovazioni al settore nelle case degli italiani.
– Cipriano Ferrillo, Direttore Generale Avangard
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